Su Netflix arriva un film capolavoro con Pierfrancesco Favino: ecco titolo, trama e perché vederlo.
Netflix accoglie nel suo catalogo una nuova straordinaria pellicola, "Comandante", firmata dal regista Edoardo De Angelis e interpretata da un impeccabile Pierfrancesco Favino. Ambientato durante i drammatici eventi della Seconda Guerra Mondiale, il film racconta la storia di Salvatore Todaro, comandante del sommergibile Cappellini della Regia Marina italiana. Una figura che, con il suo coraggio e la sua profonda umanità, incarna lo spirito italiano in uno dei periodi più oscuri della storia.
La personalità di Todaro, portata in scena con grande intensità da Favino, emerge non solo per le sue doti strategiche, ma anche per il suo approccio rivoluzionario alla guerra. Il sommergibile Cappellini non è un semplice strumento bellico: la prua rinforzata in acciaio e le tattiche audaci, come sparare colpi di cannone in superficie o combattere corpo a corpo, testimoniano una leadership che sfida le regole convenzionali.
Netflix, film capolavoro con Pierfrancesco Favino: perché vale la pena vedere Comandante
La narrazione si concentra sull'ottobre del 1940, nel pieno del conflitto mondiale, quando Todaro si trova di fronte a una scelta che metterà alla prova non solo le sue capacità di comandante, ma anche la sua morale. In una notte senza luna, mentre il Cappellini pattuglia le acque dell'Atlantico, viene attaccato da un mercantile belga, il Kabalo, che naviga a luci spente. Todaro, fedele al suo istinto e alle sue tattiche, risponde al fuoco e costringe l'equipaggio nemico ad abbandonare la nave. È a questo punto che il film raggiunge il suo apice drammatico: anziché lasciare i 26 marinai belgi al loro destino nelle gelide acque oceaniche, Todaro prende una decisione impensabile per l'epoca.
In un atto di umanità che sfida le logiche spietate della guerra, Todaro decide di mettere in salvo gli uomini del Kabalo. Per farlo, rischiando di esporre il sommergibile al nemico, navigando in immersione per chilometri fino a raggiungere la baia di Santa Maria delle Azzorre. Il gesto eroico non passa inosservato, e il film non manca di mettere in luce il momento cruciale dello sbarco. Quando il capitano del Kabalo, incredulo, chiede al Comandante perché abbia rischiato tutto per salvarli, Todaro pronuncia parole che rimangono scolpite nella memoria: "Perché noi siamo italiani."
Questa frase diventa il simbolo di un'epoca in cui l'onore e l'umanità potevano ancora prevalere, anche nel contesto brutale della guerra. "Comandante" non è solo un film sulla guerra: è un tributo a una figura storica che ha saputo rappresentare i valori italiani con straordinaria forza e dignità. Attraverso una narrazione avvincente e una regia che cattura ogni dettaglio, il film invita gli spettatori a riflettere su cosa significa davvero il coraggio, la leadership e l'umanità.